LA FIBRA
- matteofiorivet
- 2 ott 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Fibra: proprietà e funzioni nel cane e nel gatto
Che cosa è la fibra? Abbiamo a disposizione diverse definizioni:
· E’ l’insieme dei carboidrati complessi presenti nella parte strutturale delle piante
· E’ l’insieme dei polisaccaridi di origine vegetale, resistenti all’idrolisi da parte degli enzimi digestivi dei monogastrici
· E’ quella parte edibile delle piante resistente alla digestione e all’assorbimento intestinale nei monogastrici
· E’ la parte edibile delle piante o analoghi carboidrati che sono resistenti alla digestione e all’assorbimento nel piccolo intestino con una completa o parziale fermentazione nel grosso intestino
· Materiale presente negli alimenti lentamente digeribile o indigeribile che occupa spazio nel tratto gastrointestinale
· Moltitudine di composti classificati come carboidrati complessi presenti nelle piante
……e tante altre definizioni ancora
Comunque si può parlare genericamente di carboidrati complessi presenti nelle piante. Li possiamo dividere in carboidrati di riserva (amidi, mono-, di-, polisaccardidi: frazioni digeribili; FOS, GOS: frazioni indigeribili) e carboidrati strutturali (amidi resistenti, gomme, mucillagini, pectine, emicellulose, cellulose: indigeribili). I carboidrati non digeribili costituiscono la fibra. Fa eccezione la lignina che pur essendo classificata come fibra è un polimero fenolico.
La fibre vengono anche definite in base alla loro solubilità (capacità di dissolversi in acqua), e fermentescibilità (capacità di essere fermentata nel grosso intestino). In genere maggiore è la solubilità maggiore è la fermentescibilità.
La fibra è essenziale nell’alimentazione dei carnivori domestici? Teoricamente NO, praticamente SI.
La fibra è un alimento FUNZIONALE (promuove effetti benefici sulla salute o comunque effetti fisiologici benefici indipendentemente dall’avere un ruolo “nutrizionale”); regola il transito intestinale (con diverse azioni nei riguardo della maggiore o minore solubilità); svolge un ruolo prebiotico (agisce a livello intestinale stimolando selettivamente la crescita e/o l'attività metabolica di un numero limitato di gruppi microbici importanti per il buon funzionamento dell'organismo).
Nell’ambito di questi importantissimi ruoli si riconoscono effetti sull’obesità, sul diabete, sull’assorbimento intestinale di svariati costituenti, ecc…
Nel pet food la fibra è identificata in etichetta come “fibra grezza” (dichiarazione obbligatoria), che però rappresenta solo una parte (praticamente la frazione insolubile) dell’intera fibra alimentare.
Quanta fibra è necessaria nel cane e nel gatto? In generale modiche quantità giornaliere sono benefiche (1-2%) ricordando che quantitativi eccessivi possono determinare effetti indesiderati (flatulenza, diarrea, disordini intestinali).
In una recente revisione pubblicata nel volume 260-IssueS3 del giornale dell'American Veterinary Medical Association, si sottolinea come l'apporto di fibra nell'alimentazione del cane e del gatto sia molto importante (se non fondamentale) in varie situazioni (controllo della glicemia o dell'obesità) o disordini dell'apparato gastroenterico (diarrea acuta o cronica, costipazione, ecc...). Ciò nonostante che l'Association of American Feed Control Officials (AAFCO) non abbia introdotto un requisito minimo del contenuto di fibra negli alimenti destinati al cane e al gatto.
Purtroppo, nonostante le conclusioni siano assolutamente convincenti sull'utilità dell'utilizzo della fibra in varie situazioni e patologie, non è al momento possibile standardizzare dosaggi, composizioni o qualità, rimandando alla necessità di ulteriori studi e approfondimenti.
Ancora dubbi o domande?
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